” Affamati baci nudi ”
Laggiù. Vele azzurre. Ondeggiano. Alicudi. Silente. Poco più in là.
E’ ormai da diversi anni che la fotografia è diventata mia compagna di viaggio. Ho sempre creduto che essa abbia una capacità comunicativa incommensurabile, dal momento che il suo linguaggio è universalmente comprensibile, riuscendo ad abbattere barriere culturali e linguistiche, puntando dritto al cuore di chi l’osserva.

Immagino che ogni fotografo, quando immortala degli istanti, vada alla ricerca di se stesso ed io cerco di fare altrettanto: attendo la luce migliore, aspetto che essa faccia risaltare quei dettagli, quell’elemento che ho individuato, donando loro tutta la maestosità, l’iridescenza che solo la natura è in grado di dare. Io pazientemente aspetto, attendo, cerco di cogliere i momenti del tempo che scorre libero. So che il tempo non posso ingabbiarlo in una fotografia, ed è proprio per questo che nel momento in cui scatto vado alla ricerca di un’immagine che infonda serenità, liberta, come se al suo interno il tempo fluisca ancora tramite lo sguardo dei suoi osservatori.

Nei miei lavori fotografici desidero che si possa percepire il cambiamento, quella metamorfosi che con lo scorrere dei minuti, delle ore io stessa percepisco, quel senso di libertà che provo quando decido di scattare una fotografia.
Quando penso alla fotografia, a questa splendida forma d’arte, inizio a fare la romantica e non mi fermo più.

Torniamo a noi…
Non tutti i mali vengono per nuocere. Quest’anno, causa covid, i miei matrimoni sono stati posticipati tutti al 2021 e questo ha fatto si che io mi prendessi del tempo per me stessa.
Ho trascorso i quattro mesi più belli della mia vita con zaino in spalla, tenda da campeggio, pentolino e cous cous in una Terra che amo tantissimo, la Sicilia. Ho fatto un tour pazzesco da giugno ad ottobre e negli ultimi due mesi del mio “percorso” ho deciso di andarmi ad isolare e meditare nelle mie amate isole selvagge, le Eolie.

Come dice Erri De Luca “L’isola non è un luogo di reclusione, ma apertura e il mare è il prolungamento dell’anima dove nuotare e conoscersi”. Bene! Vagando su quelle isole così innocue, ma anche così potenti, ho provato il desiderio di andare alla scoperta dei luoghi più disparati, dei cantucci più nascosti, per coglierne l’essenza, la nudità anche di chi le abita. Mi sono persa, mi sono ritrovata e mi sono innamorata follemente…di me stessa!
Sento di essere una ricercatrice di anime…libere…in questi luoghi.
È un amore viscerale quello che nutro nei confronti di queste realtà e in particolar modo di Alicudi, dell’isola di Stromboli e di Vulcano. Negli ultimi dieci anni ho viaggiato tantissimo ma quest’anno ho trovato la mia dimensione proprio su uno di questi crateri selvaggi.
Adesso che sono rimpatriata nella mia Magica Lucania posso finalmente dedicarmi ai lavori svolti nelle Eolie. Per il primo articolo del mio blog ho scelto loro.
Alessandro e Manuel, una bellissima coppia gay siciliana.
Amo follemente il mio lavoro perche mi permette di viaggiare e di espandere le mie conoscenze. Alessandro e Manuel mi hanno impreziosita molto e in fin dei conti il bello della fotografia è proprio questo: l’arricchimento personale più che professionale.
Ho realizzato questa sessione di coppia sull’isola di Vulcano. Il cratere è colorato, magico al tramonto e pare che sia lì, possente, a proteggere gli altri vulcani limitrofi.
Ecco! Lassù ci siamo sentiti tutti un po’ più al sicuro.


